Promuovere la sostenibilità nei data center: valutazione di soluzioni ibride di raffreddamento aria/liquido
1. Introduzione: La sfida della sostenibilità
I data center sono alla base dell’economia digitale globale, ma il loro crescente consumo energetico, stimato in 460 TWh nel 2022 e previsto oltre i 1.000 TWh entro il 2026, rappresenta una sfida critica per la sostenibilità. I data center contribuiscono per circa l’1% alle emissioni globali di gas serra (GHG) legate all’energia, con i sistemi di raffreddamento che da soli consumano circa il 40% della potenza totale.
Poiché la densità dei rack dovrebbe superare i 50 kW per rack entro il 2027, sono fondamentali soluzioni di raffreddamento avanzate. Tecnologie emergenti come il direct-to-chip (DTC) e il raffreddamento a immersione possono ridurre il consumo energetico per il raffreddamento del 30–40%, abbassando i costi operativi e l’impatto ambientale. Inoltre, regolamenti globali come l’EU Green Deal e la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) stanno imponendo standard di sostenibilità più severi, spingendo i data center verso operazioni più green.
2. Caso studio: Data center Start Campus SINES
Lo Start Campus, SINES Data Center, è un campus hyperscale da 1,2 GW in costruzione in Portogallo. È progettato come l’ecosistema dati più sostenibile d’Europa, alimentato interamente da energia rinnovabile. La sua prima fase, SIN01, offrirà 15 MW di capacità IT nel 2024, scalando a 26 MW con il raffreddamento a liquido.
Entro il 2030, l’intero campus ospiterà sei edifici con una capacità fino a 240 MW ciascuno. Le principali strategie di sostenibilità di SINES DC includono:
- Raffreddamento ad acqua di mare per raggiungere un Power Usage Effectiveness (PUE) di 1,1.
- Un Liquid Cooling Lab (LCL) per testare metodi di raffreddamento innovativi come DTC e raffreddamento a immersione.
- Potenziale di recupero del calore per applicazioni come teleriscaldamento e riutilizzo industriale.
3. Rassegna della letteratura e innovazioni di settore
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