Favorire e semplificare la transizione ai biocarburanti

Con l’aumento delle pressioni normative e ambientali per la decarbonizzazione, il settore marittimo guarda sempre più ai biocarburanti – in particolare quelli a base di FAME (esteri metilici degli acidi grassi) – come alternativa concreta e a breve termine ai combustibili fossili, compatibile con i motori diesel esistenti.Tuttavia, la transizione non è così semplice come sostituire un carburante con un altro nei sistemi attuali.

DATA 2025-06-30 AUTORE Remco de Witte, Global Application Manager, Alfa Laval Marine
alternative marine fuels

 

Con la decarbonizzazione del settore marittimo, i biocarburanti a base di FAME diventano fondamentali. Tuttavia, adottare nuovi carburanti non significa semplicemente sostituire quelli vecchi. Con l’aumento della domanda di biocarburanti marini, gli armatori si trovano ad affrontare nuove sfide in termini di stoccaggio, gestione e compatibilità. La nostra Adaptive Fuel Line è progettata per adattarsi a questi cambiamenti, grazie a componenti modulari e automazione in tempo reale – e Alfa Laval è al fianco degli operatori in ogni fase, dagli aggiornamenti in bacino di carenaggio al supporto a bordo per gli equipaggi.”
– Remco de Witte

In Alfa Laval collaboriamo strettamente con armatori, operatori e stakeholder del settore per garantire che questa transizione sia sicura e sostenibile. Vediamo più da vicino come sta evolvendo la gestione dei carburanti marini, perché è importante e in che modo la nostra Adaptive Fuel Line supporta il cambiamento. 


Dai combustibili fossili al biodiesel (FAME)

Storicamente, il fuel oil marino è stato esclusivamente di origine fossile. I biocarburanti erano esclusi dall’uso regolare sulle navi diesel, principalmente a causa dei requisiti di classificazione e dei limiti degli standard sui carburanti.
Questo è cambiato nel 2024 con la revisione dello standard ISO 8217, che consente l’inclusione del FAME come componente certificato nelle miscele di gasolio marino o combustibili residuali – eliminando la necessità di esenzioni speciali per prove o operazioni con miscele.
(Nota: i sistemi a metanolo o ammoniaca richiedono una completa riconfigurazione dell’equipaggiamento di bordo e non sono coperti dall’ISO 8217.)

Ora gli operatori possono ordinare legalmente miscele di carburante marino con percentuali di biocarburante dal 7% al 100%.
Devono essere utilizzati solo biocarburanti prodotti in modo sostenibile – accompagnati da un certificato di “prova di sostenibilità” che ne attesti l’origine ambientale e l’impronta di carbonio lungo tutto il ciclo di vita.
Questa documentazione è fondamentale per soddisfare gli obiettivi CII e FuelEU Maritime e per rispondere alle esigenze dei caricatori attenti ai criteri ESG.


Sfide di miscelazione e stoccaggio

Una delle prime idee sbagliate sui biocarburanti riguarda la miscelazione. Sebbene tecnicamente possibile a bordo, è fortemente sconsigliata.
Il carburante dovrebbe essere pre-miscelato da fornitori certificati per evitare instabilità, formazione di fanghi o separazione spontanea nei serbatoi.
I sistemi di alimentazione non sono laboratori chimici. La prassi migliore è svuotare il più possibile i serbatoi prima di introdurre un nuovo tipo di carburante, idealmente pulendoli e ispezionandoli prima del bunkeraggio.

I biocarburanti a base di FAME differiscono profondamente dai combustibili fossili: si degradano nel tempo.
Derivati da materie prime organiche (come oli esausti o oli da cucina usati), sono più soggetti a ossidazione (con l’aria) e biodegradazione (soprattutto in presenza d’acqua).
Se conservati troppo a lungo – oltre 3-6 mesi – possono deteriorarsi, formando gomme, sedimenti e contaminazioni microbiche che compromettono filtri, separatori e iniettori.

Umidità e comportamento a freddo sono le principali sfide di stoccaggio.
Il FAME assorbe acqua, favorendo la crescita microbica che accelera la degradazione e può corrodere i serbatoi.
In condizioni fredde, specialmente nei doppi fondi esposti all’acqua di mare, può cristallizzarsi in cera già a 10 °C, solidificando l’intero lotto e richiedendo rimozione manuale costosa.

Gestire la temperatura è fondamentale ma complesso: il riscaldamento previene la formazione di cera, ma accelera anche l’ossidazione e degrada la qualità del carburante.
Filtri intasati, guasti alle pompe e fermi imprevisti sono rischi concreti: una corretta gestione è essenziale.


Come la nostra Adaptive Fuel Line affronta queste sfide

La Adaptive Fuel Line è progettata per gestire questi compromessi e variabili, grazie a componenti modulari che lavorano insieme per:

  • condizionare il carburante
  • regolare la temperatura
  • rimuovere l’acqua
  • controllare le contaminazioni

Monitoraggio in tempo reale e automazione permettono al sistema di adattarsi rapidamente a diverse qualità e tipologie di carburante.

Componenti chiave:

  • Fuel Conditioning Modules (FCM): regolano temperatura e viscosità per garantire che il carburante in ingresso al motore rispetti le specifiche, indipendentemente dalla miscela.
  • Separatori ALCAP™: rimuovono acqua e impurità prima che il carburante raggiunga il motore – particolarmente critico per i biocarburanti.
  • Automazione e controllo in tempo reale: sensori avanzati e algoritmi regolano i parametri di trattamento in base alle condizioni effettive del carburante.
  • Integrazione con la gestione motore: il sistema comunica con il sistema di gestione del motore per ottimizzare la combustione e garantire compatibilità durante le transizioni.

Non è progettato per un solo tipo di carburante, ma per operazioni multi-fuel.
I biocarburanti sono compatibili con retrofit: possono essere utilizzati su impianti esistenti con modifiche minime.
Che si tratti di passare tra miscele diverse o di utilizzare biocarburante puro per parte del viaggio, il sistema garantisce alimentazione stabile e condizioni ottimali per il motore.


Chi gestisce tutto questo a bordo?

La gestione dei biocarburanti non è solo una questione tecnica, ma anche operativa.
Gli equipaggi devono essere formati per comprendere le proprietà del carburante, monitorare l’ossidazione, riconoscere i primi segni di degrado e prevenire problemi legati al freddo o alla contaminazione.

Qui entra in gioco il supporto Alfa Laval.
Collaboriamo con equipaggi e fleet manager per interpretare i dati di bordo, fornire raccomandazioni e risolvere problemi in tempo reale.
A volte il problema è legato al carburante, altre volte alla configurazione o alla gestione dei serbatoi.
Durante i dry docking pianificati, è possibile approfittare dei servizi Alfa Laval per aggiornare o adattare l’equipaggiamento esistente alla compatibilità con i biocarburanti.

Il nostro obiettivo è aiutare gli operatori a costruire fiducia operativa in un territorio ancora poco familiare.


Evoluzione del mercato

Il panorama dei carburanti marini non si stabilizzerà a breve.
Con l’arrivo di biocarburanti di seconda generazione e opzioni sintetiche o da rifiuti, le proprietà dei carburanti varieranno sempre di più.

Per questo la Adaptive Fuel Line non è un prodotto una tantum, ma una piattaforma a lungo termine per la flessibilità dei carburanti, progettata per essere aggiornata quando necessario – software, sensori e persino componenti meccanici possono essere adattati man mano che il settore evolve.

Inoltre, Alfa Laval ha una visione completa del ciclo di vita dei carburanti, grazie anche alla fornitura di apparecchiature per impianti terrestri di produzione di biocarburanti.


I biocarburanti rappresentano un cambiamento fondamentale

I biocarburanti marini sono già in uso e offrono un percorso concreto verso la decarbonizzazione senza richiedere nuovi motori.
Ma devono essere gestiti con attenzione, supportati da sistemi adeguati e da una guida esperta.

Per armatori e operatori, la vera domanda non è se adattarsi, ma come – e quanto presto.
In Alfa Laval non forniamo solo l’equipaggiamento per rendere possibile questa transizione, ma condividiamo anche la nostra competenza in ogni fase.

Se stai pianificando di integrare i biocarburanti nella tua flotta, o se non sai da dove cominciare, contattaci.


Scopri di più

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Il nostro white paper, aggiornato per riflettere gli sviluppi sui biocarburanti nella revisione ISO 8217:2024, mette in primo piano sia i biocarburanti che le miscele di biocarburanti, spiegando cosa aspettarsi e cosa considerare in relazione alla tua linea di alimentazione.

 

Leggi il white paper

Linea carburante adattiva

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La Alfa Laval Adaptive Fuel Line copre separazione, sincronizzazione dell’alimentazione, filtrazione, controllo della temperatura, condizionamento del carburante e altro ancora.
Ogni componente ha una funzione specifica, ma insieme formano un processo unico e flessibile, in grado di rispondere in tempo reale a cambiamenti e sfide – rafforzato dalla competenza e dall’assistenza Alfa Laval.

Scopri di più

Attuare la transizione energetica con soluzioni a carburanti alternativi

Ovunque tu sia nel tuo percorso di transizione energetica – e qualunque sia il carburante scelto – Alfa Laval è al tuo fianco.
Il nostro ampio portafoglio copre sia i combustibili tradizionali che quelli alternativi, tra cui GNL, GPL, metanolo, biocarburanti e ammoniaca.
Dall’abilitare l’uso di carburanti alternativi alla riduzione dei consumi, le nostre tecnologie all’avanguardia e decenni di esperienza offrono soluzioni flessibili e pronte per il futuro, garantendo una transizione sicura ed efficiente e accelerando il tuo percorso verso l’obiettivo net-zero.

LNG come carburante

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Biocarburante

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Metanolo come carburante

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Ammoniaca come carburante

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